Gincraze & Tea

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Questa pagina è dedicata al mondo del gin e a tutte le possibilità di abbinamento fra questo versatilissimo distillato e le varietà di the più adatte al caso!

Il gin fa di certo venire in mente tutte le svariate possibilità di declinarlo nei cocktail che hanno fatto la storia della miscelazione fino all’attuale complessa evoluzione.

Da parte nostra, non ci interessiamo direttamente di mixology, e lasciamo volentieri questo campo alle più esperte mani degli ormai evolutissimi bartender.

La pratica del the freddo ci autorizza, tuttavia, a praticare qualche esperimento limitatamente agli scopi di ricerca nel campo degli abbinamenti col the.

Ed è così che sono nati:

  • I nostri GinTeaTail, che ci vedono alla ricerca delle tipologie di gin più raffinate – e possibilmente coerenti con il disciplinare “London dry” – da miscelare ai nostri the freddi artigianali. Grande spazio meritano in questo ambito i the verdi giapponesi, specialmente gli aromatizzati; senza escludere però qualche sorpresa proveniente da altre tipologie e da altre aree geografiche.
  • Le nostre rivisitazioni del cocktail Martini con la presenza di alcuni dei nostri the freddi a conferire la giusta frazione di diluizione al tipo di gin di volta in volta scelto per essere versato nella celebre coppa a tutti ben nota.
  • La degustazione meditativa dedicata ai più ricercati premium gin. Si tratta di un percorso tutto da scoprire e da approfondire, perché le potenzialità del gin quale distillato da degustare in versione “neat” sono spesso sottovalutate o addirittura trascurate, anche a causa del grande protagonismo che questo distillato ha nella preparazione dei cocktail.
    Cerchiamo, anche con la nostra ricerca, di colmare questo gap; ed è così che  progettiamo e organizziamo occasioni in cui far assaggiare gin in purezza.
    In questi casi, il the che si accompagna al gin di volta in volta scelto è servito appena tiepido, con grande presenza ancora dei the verdi giapponesi che, per i loro peculiarissimi aromi erbacei spesso arricchiti da note iodate, si prestano molto bene anche all’abbinamento orizzontale al gin – a sorsi alterni – oltre che all’abbinamento verticale tipico della miscelazione. Sono infatti in questo caso le botaniche dei gin con aromi a carattere più erbaceo, floreale e fruttato a combinarsi efficacemente coi verdi giapponesi.
    Ma ottimi risultati si ottengono anche con l’uso dei the fermentati cinesi, ad esempio con varietà di tipo Pu ‘ehr shu. Questi ultimi the producono infatti note aromatiche con complessi rimandi a un’idea di terra bagnata e sottobosco; e queste note sono proprio le più idonee a interagire con le botaniche dei gin più direttamente collegate alla dimensione “terra”, vale a dire radici, semi o alcune categorie di spezie.

Non ripetiamo qui tutte le considerazioni relative agli effetti di detergenza prodotti dal bere the fra un sorso e l’altro di distillato, e tutte le altre considerazioni sui vantaggi operativi dell’abbinamento orizzontale the-distillati.

Queste vedute – e i relativi riscontri pratici – sono state esposte nella sezione “Bere whisky col the” di questo sito e a quella sede rinviamo non trascurando che si tratta di conclusioni trasferibili, coi dovuti aggiustamenti, anche al mondo del gin.

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